Illustrato alla serata dei Lions Club Valle Brembana il progetto della linea T2.

La tabella degli orari è già nero su bianco. Così come la data di possibile avvio, il 1 gennaio 2025, della tanto sognata T2, la linea tranviaria Bergamo- Villa d’Almè.
Si è detto moderatamente ottimista l’architetto Filippo Simonetti, invitato dal Lions Club Valle Brembana a illustrare, insieme a Fabio Zanni, responsabile amministrativo della società Teb, il progetto che porterà il tram in Valle Brembana. «Il tram è un pezzo di città che si muove ed è parte quotidiana della vita della comunità – ha sottolineato Simonetti, presidente di Teb da 4 anni -. Oltre a dare un vantaggio in termini di accessibilità e garantire un tasso di puntualità del 99%, è in grado di trasportare milioni di passeggeri, con corse molto ravvicinate nelle ore di punta».
Ai soci Lions presenti alla serata, Simonetti ha snocciolato i numeri in termini di servizio e di gradimento, che sta facendo registrare la linea T1 da Bergamo ad Albino, inaugurata il 24 aprile del 2009 e che celebrerà quest’anno proprio i suoi primi due lustri con quasi 33 milioni di passeggeri trasportati in questi primi dieci anni. Il quadro economico predisposto da Teb per la linea T2 prevede una spesa di quasi 180 milioni di euro di cui 33 per il materiale rotabile, con l’obiettivo di portare a casa dal Ministero delle Infrastrutture un importante finanziamento di circa 125 di milioni di euro. «Siamo fiduciosi sul finanziamento – ha spiegato Simonetti – e ci auguriamo di essere presi in seria considerazione.
Intanto si stanno facendo ipotesi sugli scenari di futuro trasporto in relazione alla attività della San Pellegrino, tanto è vero che i binari potranno consentire il transito del tram e di vagoni eventualmente dedicati a tale trasporto».
Il presidente dei Lions Giorgio Della Chiesa, di origini brembane, ha ricordato gli anni in cui intere famiglie, tra cui la sua, «viaggiavano verso Bergamo e il trenino garantiva un trasporto facile e puntuale tra la valle e la città,» e ha sottolineato «la necessità di ridare alla Valle Brembana una possibilità di sviluppo, anche grazie a questo progetto di tranvia che sta finalmente prendendo corpo e che rappresenta un volano per l’intera valle».

(Articolo de L’Eco di Bergamo)